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Come galleggiare su un mare di frottole e frenesie quotidiane

Semafori arancioni

5 dicembre 2014 by Rubber Duck Lascia un commento

Premesso che ognuno ha le proprie fissazioni, che è bellissimo conoscere passo dopo passo quelle di un’altra persona e magari scoprire di non essere gli unici a non incrociare le posate a tavola, a non camminare sulle righe delle mattonelle o camminarci esattamente sopra muovendosi tipo lo Snake del Nokia 3310 Ritenuto che quando due autismi di questo livello si incontrano può nascere un grande amore o può Continua a leggere...

Posted in: Galleggiamenti Tag: a parole mie, consapevolezza, coraggio, diesel, donne, frivolezze, storia vera

“Amami da vivere”

25 novembre 2014 by Rubber Duck Lascia un commento

  Buongiorno donne, oggi non giustificatelo in nessun modo. Non portate avanti una relazione per inerzia se è finita da un pezzo. Non sorridete agli estranei soddisfatte se in cuor vostro vi sentite frustrate e non amate. Non riducetevi a credere che sia quello l'unico tipo di attenzioni che potete meritare. Non concludete nessuna frase con "tanto è inutile". Non abbiate paura di aprire bocca o di innamorarvi Continua a leggere...

Posted in: Squack Tag: amarezza, consapevolezza, coraggio, donne, uomini

La lotta più dura – Pasolini

15 novembre 2014 by Rubber Duck Lascia un commento

Non rinuncerò mai a nulla per la reputazione. Io spero che coloro che mi sono amici, o personali, o in quanto lettori, o come compagni di lotta - e nei cui occhi, lo so, cala un'ombra, ogni volta che la mia reputazione è in gioco: un'ombra che mi dà un dolore terribile - siano così critici, così rigorosi, così puri, da non lasciarsi intaccare dal contagio scandalistico: se così fosse, gli sconfitti sarebbero loro: se Continua a leggere...

Posted in: Gocce d'acqua Tag: consapevolezza, essenziale, poesia

Lettera di John Steinbeck al figlio sull’amore (1958)

2 novembre 2014 by Rubber Duck Lascia un commento

Nell'epistolario del premio Nobel John Steinbeck rispunta una lettera del 1958 in cui il primogenito Thom confessa di essersi perdutamente innamorato di una compagna di college. New York 10 novembre 1958 Caro Thom, abbiamo ricevuto la tua lettera stamattina. Risponderò dal mio punto di vista e, ovviamente, Elaine dal suo. Primo, se sei innamorato, è una cosa bella, forse la migliore che possa capitarti. Non Continua a leggere...

Posted in: Gocce d'acqua Tag: coraggio, innamoramento

Passa un minuto, oppure anni, e poi qualcuno risponde

19 ottobre 2014 by Rubber Duck Lascia un commento

Avete presente quella storia del “tu poni le domande che poi la vita risponde”? Esattamente un anno fa, durante un viaggio, ho incontrato una ragazza che sapevo esser prossima al matrimonio. Mi sono avvicinata e, senza girarci troppo intorno né tentare di guadagnare prima un po’ di confidenza, le ho posto una domanda ben precisa. Non ho più saputo nulla di lei, tranne che fosse una persona molto gentile nel Continua a leggere...

Posted in: Galleggiamenti Tag: coraggio, diesel, donne, innamoramento, metro, storia vera, uomini

Ode all’Autunno

5 ottobre 2014 by Rubber Duck Lascia un commento

Non so se tutti hanno capito Ottobre la tua grande bellezza: nei tini grassi come pance piene prepari mosto e ebbrezza, prepari mosto ed ebbrezza "La canzone dei dodici mesi", Francesco Guccini L’autunno mi fa venire voglia di leggere tutti i libri di Stefano Benni, ascoltare Battiato mentre indosso un maglione marrone, fissare un appuntamento in centro solo per poter schivare le persone mentre affretto il Continua a leggere...

Posted in: Squack Tag: consapevolezza, leggerezza, stagioni

Passatempi in metro

29 settembre 2014 by Rubber Duck 2 commenti

Ogni lunedì mattina torno ai miei passatempi preferiti. Innamorarmi in metro pensando “ti prego, sconosciuto con la cravatta, non aprire bocca rovinando questa meravigliosa immagine che ho di te”. Chiedermi perché ci sia la pubblicità del corso di danze irlandesi dentro ai vagoni e quanta voglia di iscriversi abbiano quelli che escono dall'ufficio alle sette dopo essere usciti di casa alle sette. Immaginare lavori Continua a leggere...

Posted in: Squack Tag: frivolezze, metro, storia vera

“Mi piace e non mi piace” – Fellini

21 settembre 2014 by Rubber Duck Lascia un commento

Non mi piace: i parties, le feste, la trippa, le interviste, le tavole rotonde, la richiesta della firma, le lumache, viaggiare, far la fila, la montagna, la barca, la radio accesa, la musica dei ristoranti, la musica in generale (subirla), la filodiffusione, le barzellette, i tifosi di calcio, il balletto, il presepe, il gorgonzola, le premiazioni, le ostriche, sentir parlare di Brecht e anche Brecht, i pranzi Continua a leggere...

Posted in: Gocce d'acqua Tag: donne, frivolezze, poesia, uomini

Il trucco della grande bellezza

19 settembre 2014 by Rubber Duck Lascia un commento

A te che cammini tutta 'mpettita, ma 'n ce l'hai 'no specchio, 'na madre, 'n amica? Quarcuno che te dica che quella gonna é esaggerata: c'hai vent'anni e stai anna' 'n giro, mica a fa' 'na sfilata. Forse nun é 'r caso de sfoggia' quer sorisetto se 'a cosa più coprente che c'hai addosso é er rossetto. Quanno esci la matina nun sai se fa freddo o cardo, quindi sceji scarpe pesanti sotto st’abito spavardo. Damme retta, Continua a leggere...

Posted in: Sonetti Tag: a parole mie, donne, frivolezze, moda

Guarda le cose da un’altra prospettiva

16 settembre 2014 by Rubber Duck Lascia un commento

Non chiedo un mondo all'altezza dei sogni che ho. Ma almeno l’autobus sotto casa, sì cavolo. Ieri mi sono data 13 minuti di tempo per cercare la catena della bicicletta prima di uscire. Allo scadere del dong finale non l’avevo ancora trovata e, ritenendo che un 14esimo minuto potesse essere eccessivo in questa già breve vita, ho provveduto a legare la bici con del fil di ferro - roba che neanche Che Guevara nei suoi Continua a leggere...

Posted in: Squack Tag: coraggio, leggerezza, storia vera

“Oh ma tu vacanze niente?”

8 settembre 2014 by Rubber Duck 2 commenti

Conosco persone che hanno organizzato feste a casa per salutare gli amici prima della propria partenza. L'idea è carina ma non partivano per il militare o per andare a lavorare in Cambogia: partivano per andare in vacanza, della serie "vi ho voluto bene e adesso che vado a divertirmi da matto lasciando voi poracci qui in città ve ne voglio ancora deppiù". E peggio di questi che hanno fatto le vacanze anche per te Continua a leggere...

Posted in: Galleggiamenti Tag: frivolezze, sole, storia vera, weekend
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